reato diffamazione Can Be Fun For Anyone

Tuttavia, in un’epoca in cui la comunicazione è diventata sempre più diffusa e accessibile grazie alla tecnologia, il rischio di danneggiare la reputazione di qualcuno è notevolmente aumentato.

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: Il comportamento o le parole comunicate devono ledere l’onore o la reputazione di un individuo. Questo può includere dichiarazioni false o denigratorie che danneggiano la reputazione di una persona agli occhi degli altri.

Il solo fatto che una notizia sia stata espressa in forma dubitativa ma occorre verificare che siano esposte frasi volutamente ambigue, sottintese, allusive e suggestive idonee a ingenerare la falsità sul conto altrui.

L’articolo che punisce la calunnia prevede, poi, più specificamente la reclusione da quattro a dodici anni se dal fatto deriva una condanna alla reclusione superiore a cinque anni e la reclusione da sei a venti anni se dal fatto deriva una condanna all’ergastolo.

Lo stato d'ira e l'immediatezza della reazione ("subito dopo" il fatto ingiusto) vengono interpretate dalla giurisprudenza in senso relativo: vengono applicate infatti anche in casi di diffamazione a mezzo stampa, in cui l'immediatezza della reazione non sarebbe configurabile.[6]

Secondo la Corte di Cassazione, comporta una lesione della reputazione anche la notizia, non veritiera, che nei confronti di una persona imputata il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio [7].

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La calunnia si deve ritenere configurabile sia quando il reato è stato commesso da altri e l’accusatore ne sia consapevole, sia quando il reato è esclusivamente il frutto della fantasia di costui.

la diffamazione effettuata attraverso social network, web site read more o mediante qualsiasi tipo di utilizzo di Web deve considerarsi aggravata in quanto realizzata attraverso un mezzo pubblico.

Da cui si deduce che sussiste il reato di diffamazione quando sia esposto il fatto soggettivamente; allora è diffamazione.

Il reato rientra tra quelli perseguibili a querela di parte che va proposta nel termine di tre mesi da quando si è venuti a conoscenza della commissione del reato.

Secondo i giudici, la reputazione non risiede in uno stato o un sentimento individuale, indipendente dal mondo esteriore, né tanto meno nel semplice amor proprio: la reputazione, invece, è il senso della dignità personale nell’opinione degli altri, la stima diffusa nell’ambiente sociale, l’opinione che gli altri hanno del suo onore e decoro [3].

La reclusione è da quattro a dodici anni, se dal fatto deriva una condanna alla reclusione superiore a cinque anni; è da sei a venti anni, se dal fatto deriva una condanna all'ergastolo.»

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